
Cronologia Fascismo e Antifascismo a Massa Carrara
22 Giugno 1919 – Primo congresso camerale dopo la guerra, che segna la ripresa dell’ attività sindacale nella provincia di Massa e Carrara. Si riuniscono i rappresentanti dei cavatori, lizzatori, minatori, metallurgici, elettricisti, scaricatori, fornai, sarti e impiegati comunali. Erano presenti: Armando Borghi per l’Unione Sindacale Italiana; Riccardo Sacconi, per il Sindacato Nazionale Minatori e Angelo Sbrana, per quello dei Ferrovieri. Relatore ufficiale Alberto Meschi. Meschi, nel 1911, aveva fondato il giornale <<Il Cavatore, venivano trattati i temi dei lavoratori del marmo e delle altre categorie>>.
11 Marzo 1920 – La Camera del lavoro di Carrara invia un ordine del giorno agli industriali in cui si chiede l’aumento della paghe operaie per far fronte al costo eccessivo della vita. E’ l’inizio di una rivendicazione che sboccia nello sciopero dell’ 11 aprile dopo il quale, con la mediazione della giunta di Carrara, gli industriali concedono una aumento di paghe.
Ottobre 1920 – Due attentati, il primo contro l’abitazione del comandante del presidio militare e l’altro contro la sede della Banca d’Italia, originano una serie di persecuzioni a danno di sindacalisti e all’arresto del segretario amministrativo della CdL Gino Petrucci.
30 Gennaio 1920 – In una serie di articoli sul periodico<< Il Cavatore>>, l’avvocato socialista Vico Fiaschi afferma che i veri proprietari delle cave sono i cavatori. Questo atteggiamento spingerà gli industriali carraresi ad aiutare finanziariamente il sorgente fascismo.
12 Maggio 1921 – Si costituisce il Fascio di Carrara, che conta 60 iscritti
13 Maggio 1921 – A Marina di Carrara i fascisti commettono il loro primo crimine uccidendo, in una sparatoria, durante un comizio dei repubblicani, la guardia di finanza Giuseppe Carignano. Poco lontano dal luogo dove il comizio si era svolto viene assassinato il socialista Gino Bertoloni.
29 Maggio / 2 Giugno 1921 – Carrara è teatro di agressioni fasciste contro i cittadini inermi e di scontri a fuoco fra anarchici e fascisti. Rimane ferito un anarchico. La Camera del Lavoro viene invasa per la seconda volta, i quadri e un busto di Pietro Gori dello scultore Arturo Dazzi sono completamente distrutti. Assaliti e distrutti anche il circolo anarchico<< Germinal>>. Una colonna di squadristi viene affrontata e dispersa dalla popolazione a Fossola, dove intende compiere atti di violenza.
31 Maggio 1921 – Sotto la presidenza del sindaco Edgardo Lami Starnuti, con la partecipazione dell’On. Eugenio Chiesa, si svolge in Municipio una riunione di rappresentanti delle forze politiche, fascisti compresi, per stabilire una tregua che riporti la tranquillità nella vita dei cittadini. La tregua è subito rotta dai fascisti che compiono atti di violenza contro molte persone che vengono minacciate armi alla mano e percosse a sangue.
2 Giugno 1921 – I fascisti, capitanati da Amerigo Dumini, futuro assassino di Giacomo Matteotti, uccidono in via Carriona il socialista Renato Lazzeri, accorso in aiuto alla sorella Clara, maltrattata perché portava in petto un fiore rosso. Prima di cadere, il Lazzari spara nel gruppo dei fascisti e ferisce lo squadrista fiorentino Gastone Miniati. Nel frattempo accorre la madre del Lazzere, Giselda. Accolta dai fascisti a colpi di pistola, la donna cade morta sul corpo del figlio, Le autorità governative non prendono nessuna misura contro gli autori del delitto.
9 Giugno 1921 – Alla stazione ferroviaria di Avenza i fascisti si impadroniscono con la violenza del pacco contenente il giornale<< Umanità Nova>> e lo danno alle fiamme.
22 Giugno 1921 – Devastazione dei locali della Lega segatori del marmo. Bruciata la bandiera, distrutto il mobilio. La Lega contadini viene fatta saltare per mezzo di una bomba.
23 Giugno 1921 – Una trentina di squadristi devasta i circoli e le leghe dei cavatori e dei segatori di Nazzano con il lancio di alcune bombe. La denuncia presentata alla magistratura dai carabinieri non ha alcun effetto e i responsabili restano impuniti.
24 Giugno 1921 – E’ l’anniversario della battaglia di Solferino e San Martino e i fascisti partecipano al corteo che sfila per la città. A un certo momento repubblicani e fascisti si azzuffano e i fascisti hanno la meglio perché armati di grossi manganelli. I repubblicani, oltre alle bastonate, devono subire anche l’arresto, mentre i fascisti, gridando<< Viva il re>>, percorrono fino a tarda notte le vie del centro.
25 Giugno 1921 – I fascisti sequestrano il dirigente della CdL Girolo. Viene convocata la riunione straordinaria delle Leghe, nella quale si chiede la fine delle agressioni.
28 Giugno 1921 – I fascisti distruggono il club anarchico e la sede dei cavatori di Codena con un’azione notturna. Pistole in pugno fanno alzare da letto il segretario locale della Lega dei cavatori, lo portano in strada e lo bastonano ferocemente.
30 Giugno 1921 – Distruzione del circolo anarchico di Gragnana e di quello comunista di Sorgnano. Ormai i fascisti sono certi dell’appoggio delle forze dello Stato e possono colpire contemporaneamente in più luoghi. Infatti vengono devastati anche il Circolo socialista di Torano e i locali della Lega cavatori di Bedizzano. Ferito l’antifascista Grassi.
4 Luglio 1921 – A Gragnana i fascisti, con le armi in pugno, cercano di costringere un gruppo di anarchici a togliersi un fiore rosso che portano all’occhiello della giacca. La notte seguente rubano tutta la merce della Cooperativa comunista, sequestrano il comunista Pedroni Michele e l’anarchico Musetti Primo, i quali vengono rilasciati dopo essere stati brutalmente percossi a sangue.
7 Luglio 1921 – Nuova invasione fascista della Camera del Lavoro con la asportazione e l’incendio dei registri e dei documenti più importanti, tra gli altri quelli che si riferivano agli aiuti che la classe operaia di Carrara stava porgendo ai marmisti della Versilia, colpiti dalla serrata voluta dai padroni.
11 Luglio 1921 – Assassinio del comunista Ercole Bonvicini e ferimento di altri quattro antifascisti a Torano. Nello stesso giorno l’avvocato socialista Vico Fiaschi è prelevato dalla sua casa e bastonato tanto ferocemente da averne pregiudicata per sempre la salute. Infatti, morirà poco dopo. All’impresa delittuosa partecipa personalmente Renato Ricci, capo indiscusso del fascismo carrarese. Di lì a poco identica sorte per alcuni comunisti di Marina di Carrara
17 Luglio – I versamenti di sangue da parte dei fascisti diventano sempre più gravi e numerosi. In questo giorno essi, prendendo come pretesto la morte di un loro camerata ucciso in un rissa senza motivi politici; da Tendola, in numero di 150, si riversano a Monzone, dove gli arditi del popolo stanno tenendo un comizio. Irrompono nel paese sparando sulla folla, uccidono due operai: Garfagnini Primo e Rossi Luigi e ne feriscono più o meno gravemente altri cinque. Al ritorno, nei pressi di Castelnuovo Magra, ammazzano freddamente glioperai Vanini e Del Vecchio. I fascisti sono diretti a Sarzana, che fino a quel momento ha dimostrato di essere una specie di cittadella della libertà. Sulla rive del Magra entrano in conflitto armato con gli antifascisti e il fascista Venanzio Dell’Amico perde la vita. La situazione si arroventa, i fascisti vogliono vendicare il camerata caduto. Per evitare una strage, l’arma dei carabinieri interviene temporaneamente arrestando dieci fascisti, tra i quali lo stesso Renato Ricci.
21 Luglio 1921 – I fascisti chiamati da ogni parte della Toscana; al comando di Amerigo Dumini, si concentrano a Marina di Carrara in numero di 500 decisi a marciare su sarzana per liberare Ricci e gli altri arrestati e, nel contempo, portare a compimento una vasta spedizione puntiiva. Alle 5 del mattino si ritrovano nel piazzale della stazione di Sarzana, che è presidiato da un plotone di carabinieri al comando del capitano Jurgens. I fascisti dettano le loro condizioni all’ufficiale: consegna nelle loro mani del tenente Nicodemi, colpevole di aver schiaffeggiato Renato Ricci; la immediata scarcerazione dei dicei fascisti arrestati; il libero accesso della colonna squadrista di Sarzana. Il capitano fa osservare che è pericoloso entrare in città, perché tutta la popolazione è decisa a difendersi con ogni mezzo. Invita i fascisti ad allontanarsi al più presto perché essi corrono il grave pericolo di essere attaccati da un momento all’altro. I fascisti non prendono in considerazione gli avvertimenti del capitano e un gruppo di essi si getta sul plotone per disarmarlo. Il capitano ordina di aprire il fuoco. Abituati ad agire contro gente quasi sempre disarmata, i fascisti, presi dal panico, fuggono disperdendosi da ogni parte nella campagna circostante. Un certo numero si getta su di un treno in partenza per Avenza. A conclusione dei quel tragico giorno i morti fra i fascisti sono dieci, dei quali tre di Carrara: il capitano Rizieri Lombardini, lo studente Piero Gattini, e l’operaio Alcide Bordigoni.
22-23 Luglio 1921 – La tragedia di Sarzana suscita un’ondata di raccapriccio nelle provincie di Carrara e di La Spezia e ha una grande risonanza in tutta Italia. Si invoca una tregua, uno stato di pacificazione che metta fine alla violenza. Questa, tuttavia, continua da parte degli squadristi, i quali, adducendo come pretesto la vendetta per i morti di Sarzana, uccidono nella frazione di Fossola a revolverate, gli operai Piccini Pietro, Colombini Gino, Chiappini Giuseppe.
25-26 Luglio 1921 – Come è già avvenuto in campo nazionale, anche a Carrara si costituisce il Comitato di pacificazione, presieduto dal sindaco Edgardo Lami Starnuti, con la partecipazione di tutti i partiti politici ad eccezione degli anarchici e dei comunisti. Il documento conclusivo viene firmato dai repubblicani, dai socialisti, dali liberali, dai fascisti, dai rappresentanti delle CdL e dai rappresentanti della Loggia massonica. La invocata pacificazione non avrà effetto, perché i fascisti rompono immediatamente la tregua riprendendo la serie dei loro atti di violenza.
Agosto 1921 – I fatti di violenza sono meno frequenti ma i fascisti intensificano la loro lotta politica contro la Camera del Lavoro. Così vogliono allontanare Alberto Meschi da Carrara e tenere gli altri dirigenti in continuo stato di timore per la loro vita. Costituiscono un sindacato fascista e a mezzo di manifesti invitano gli operai ad iscriversi, prospettando la minaccia del licenziamento dal lavoro. La CdL reagisce energicamente e convoca i consigli di tutte le leghe per il 18 Settembre. La federazione degli industriali percepisce che non è ancora venuto il momento per il definitivo crollo della CdL e nella contesa mantiene un atteggiamento neutrale.
20 Settembre 1921 – I fascisti aggrediscono e percuotono a sangue il segreatrio amministrativo della CdL Gino Petrucci. La Camera del Lavoro reagirà con la proclamazione di uno sciopero generale.
19 Settembre 1921 – La resistenza dei lavoratori contro l’iscrizione ad un sindacato fascista è mal tollerata dai dirigenti del Fascio locale e da parte di molti industriali. Decidono allora, come primo passo verso la totale conquista dei sindacati operai, di formare una commissione mista con il compito di controllare l’operato del vecchio e del nuovo sindacato. La commissione viene costituita, alla presenza del prefetto, con la mansione di assicurare la totale apoliticità delle due organizzazioni.
Ottobre 1921 – La ditta Pisani impone ai suoi operai l’iscrizione al sindacato fascitsa, pena il licenziamento dal lavoro. La Camera del Lavoro reagisce immediatamente, la vertenza finisce nel gabinetto del prefetto e il licenziamento non avviene.
Ottobre 1921 – E’ un mese durante il quale i fascisti continuano a far scorrere il sangue. A Torano uccidono l’anarchico Corrado Federici; in località Grazzano feriscono gravemente due operai; a Bedizzano, il giorno 17, assassinano Italo Bonucelli.
21 Ottobre 1921 – A Bonascola gli squadristi provocano il terrore tra la pacifica popolazione. Ad Ortomurano uccidno un certo Bertini e feriscono un certo Alcide Viola. nei pressi del Mattatoio, in località S. Ceccardo, aggrediscono Del Monte Cirillo e suo figlio e uccidono Volpi Garibaldi.
29 Ottobre 1921 – Il fascio di Carrara, in una riunione al teatro <<G. Verdi>>, si costituisce in partito politico e sceglie i delegati da inviare a Roma dove, nei giorni 9 e 10 novembre, si sarebbe svolto il congresso nazionale.
8 Gennaio 1922 – A Bergiola Foscalina la provocazione squadrista sfocia in una tragedia nella quale trovano la morte i fratelli Eugenio e Renato Picciati, fascisti, e del consigliere comunale Battista Fabiani. Approfittando della commozione generale, i liberali gettano la respinsabilità dell’eccidio sulla amministrazione repubblicana e si dimettono dal consiglio comunale, provocando la crisi.
19 Febbraio 1922 – Si tiene l’utlimo congresso della Camera del Lavoro. Dopo poco tempo essa sarà soppressa violentemente dai fascisti.
8 Marzo 1922 – In un ricorso inviato al prefetto dalla Camera del Lavoro vengono elencati i reati dei fascisti a cominciare dall’uccisione, in un agguato, dell’operaio socialista Alessandro Cattani. Si denunciano le continue violenze alla libertà di stampa, l’invasione e la distruzione del circolo ricreativo anarchico di Fossola, le continue aggressioni contro gli inermi cittadini fra i quali Battaglini Orlando ed Evangelisti Altidoro, bastonati brutalmente.
9 Aprile 1922 – I fascisti devastano la casa di Giovanni Bernardi, il quale si difende a colpi di rivoltella. Per essersi opposto alla violazione del suo domicilio, viene arrestato dai carabinieri.
1 Maggio 1922 – La Ditta Guido Fabbricotti licenzia gli operai che hanno avuto il coraggio di festeggiare la tradizionale festa dei lavoratori.
20 Maggio 1922 – La Camera del Lavoro della Provincia di Massa Carrara e paesi del marmo viene totalmente eliminata dalla violenza fascista, complici le forze dello Stato.
26 Novembre 1922 – Il partito fascista esercitando la violenza sugli elettori, vince le elezioni amministrative e inizia la sua attività con il sindaco Bernardo Porcherra, che prende possesso della carica il 6 dicembre.
1924 – A Roma, i fascisti, condotti dal Dumini, rapiscono ed uccidono il deputato socialista Giacomo Matteotti. L’effetto che produce in Italia è tale da condurre il regime fascista sull’orlo della crisi. Esso viene salvato da una ripresa disperata di violenza, che esplode anche a Carrara, diretta e fomentata da Renato Ricci.
1925-1926 – In questi anni la resistenza la fascismo si fa sempre più debole. Molti antifascisti son dovuti emigrare per sfuggire alle persecuzioni e trovare lavoro per vivere e far vivere le loro famiglie. La violenza degli squadristi è divenuta inutile perché il regime poliziesco insaturato da Mussolini blocca sul nascere ogni tentativo di riorganizzazione politica.
1926 – Con la proclamazione delle leggi eccezionali e la soppressione di tutti i giornali non fascisti, anche nella provincia di Massa-Carrara cessa ogni attività antifascista organizzata. Restano poche voci isolate di coraggiosi che presto vengono inviati al confino di polizia.
1932 – A Carrara si costituisce un gruppo di antifascisti che svolge clandestinamente opera di propaganda a mezzo di manifestini che vengono prodotti in città e di giornali che provengono da La Spezia. L’organizzazione svolge un buon lavoro fino al 1936 quando viene scoperta dalla polizia.
19 Giugno 1936 – Una pattuglia della polizia politica, proveniente da Torino, arresta a Carrara una ventina di persone, tra le quali gli antifascisti Almo Bertolini, Giuseppe Mariani, Gino Scopis e Emilio Dolci. Mentre tutti gli altri saranno rilasciati dopo pochi giorni, questi ultimi, deferiti al tribunale Speciale per la difesa dello Stato, saranno condannati, nell’aprile del 1937, a pene varianti dai 18 ai 2 anni di reclusione.
Altri antifascisti della provincia di Massa-Carrara condannati dal Tribunale Speciale, furono Gino Menconi, Giulio Cortesi, Aladino Bibolotti, Lino Bambini, Dante Armanetti e Massimo Michi.
EPISODI DELLA RESISTENZA APUANA
9 Settembre 1943 – Combattimento in località Quattro Pini e Monte d’Arme di Carrara di un battaglione degli alpini della <<Val di Fassa>> contro forze tedesche. Cedono due militari ed un civile. Sono i primi caduti della Resistenza Apuana.
17 Marzo 1944 – Cattura, al passo del Cerreto, del presidio della milizia fascista.
30 Maggio 1944 – Viene espugnato il deposito del comando nazifascista
1 Giugno 1944 – Colpo di mano al Forte Bastione e cattura di 40 milioni della Guardia Nazionale Repubblicana e di un’ingente quantità di armi e munizioni.
1 Luglio 1944 – 9 partigiani mettono in fuga, al valico del Cerreto, 300 tedeschi dopo aver ucciso un ufficiale e ferito due militari
1 Luglio 1944 – Una pattuglia partigiana entra nella caserma della polizia di Massa e asporta armi e munizioni.
7 Luglio 1944 – Le donnne di Carrara impediscono, con azione di massa, l’evacuazione della città ordinata dai tedeschi.
16 Luglio 1944 – Un gruppo di partigiani attacca, a Carrara, la caserma delle Brigate Nere presidiata da 350 uomini.
18 Luglio 1944 – Combattimento alla Canova. I partigiani volgono in fuga un’autocolonna di tedeschi che lasciano sul terreno 20 morti e un numero imprecisato di feriti.
1 Agosto 1944 – Assalto alle carceri di Massa. Scontro violento con reparti della Brigata Nera. Perdite partigiane: un caduto (Minuto, proposto per la medaglia d’oro al valor miliatare) e due feriti.
4 Agosto 1944 – Una formazione attacca, sulla strada di Marciaso, una colonna tedesca e incendia tre automezzi.
17 Agosto 1944 – 18 partigiani combattono a Bardine S. Terenzo, contro 35 <<SS>> catturando 4 Mitragliatori, 6 macchine-pistole e 21 fucili. Perdite partigiane: 2 morti e 2 feriti. Perdite tedesche: 33 morti e un ferito grave.
23-8/4-9 1944 – I tedeschi conducono un rastrellamento su larga scala. Duri combattimenti a Tenerano, Monte Borla, Boscaccio, Campo Cecina, Monte Sagro, Falco e Colonnata. I partigiani infliggono gravi perdite al nemico che, per rappresaglia, incendia tutti i paesi a nord di Carrara.
7 Settembre 1944 – Azione al ponte di Vara contro le Brigate Nere di Carrara. Perdite dei fascisti: 4 morti e un numero imprecisato di feriti.
9 Settembre 1944 – Una pattuglia partigiana entra nell’ospedale di Carrara, disarma il presidio fascista e libera due partigiani feriti e fatti prigionieri nel comnbattimento del 7 settembre.
24 Settembre 1944 – Combattimento al Torrione di Carrara e cattura di un’ingente quantità d’amri e di munizioni. Perdite tedesche: 6 morti e 35 prigionieri.
10 Ottobre 1944 – Una pattuglia distrugge a Miseglia un automezzo nemico e infligge varie perdite ai tedeschi.
14 Ottobre 1944 – Occupazione della polveriera di Mirteto (Massa).
14 Ottobre 1944 – I partigiani attaccano una colonna nemica sulla via Aurelia e distruggono tre automezzi tedeschi. Perdite nemiche: 10 morti e un numero imprecisato di feriti.
19 Ottobre 1944 – Una formazione partigiana della<< Ulivi>> impedisce al nemico di far saltare i ponti di Vara e altri ponti della Ferrovia Marmifera.
25 Ottobre 1944 – Pattuglie partigiane in abiti civili rastrellano la città di Carrara e catturando 17 militi della G. N. R.
8-13 Novembre 1944 – Liberazione della città di Carrara da parte delle forze partigiane dopo aspri combattimenti. Numerosi morti e prigionieri tedeschi.
16 Novembre 1944 – Assalto ad un accantonamento di alpini nella zona di Migneno (Pontremoli). 10 alpini prigionieri; catturato numeroso materiale bellico.
21 Novembre 1944 – Audace azione di sorpresa in una stalla di Pontremoli, rifugio delle Brigate Nere: molti fascisti caduti.
30 Novembre 1944 – Formazioni partigiane respingono vittoriosamente un forte attacco nemico. 6 morti e 3 feriti partigiani; 60 morti, numerosi feriti e 80 prigionieri tedeschi.
21 Dicembre 1944 – Distruzione di un’autocolonna tedesca sul passo del Cerreto.
19 Gennaio 1945 – Nel corso di un micidiale bombardamento aereo su Carrara i partigiani si prodigano generosamente nell’opera di soccorso.
23 Gennaio 1945 – La <<Fulgor>> partecipa in massa alle operazioni per lo sfondamento della linea gotica nel settore marino, meritando l’elogio del comando militare alleato.
26 Febbraio 1945 – Nel carrarese i partigiani, dopo quattro ore di lotta, infliggono ai nazisti dure perdite: 5 morti, 12 feriti e numerosi prigionieri.
2 Marzo 1945 – Liberazione del comandante della brigata<< Garibaldi>> Alessandro Brucellaria (Memo), prigioniero dei tedeschi in Carrara. Il combattimento costa ai tedeschi 4 morti, 17 feriti e 69 prigionieri.
8-16 Aprile 1945 – Insurrezione e liberazione di Carrara, dopo combattimenti sulla linea del fronte in cui vengono catturati 710 tedeschi, e ai <<Quattro Pini>>, Foce, Codena, S. Croce, Monte Paga, Miseglia, Torano, Monte d’Arme, Campo Cecina, Castelpoggio, Forte Bastione, Sorgnano, Belvedere, Villa Pollina, Stabbio, Fontia, Avenza, Fossone. Caduti più di 300 tedeschi.
ELENCO DELLE STRAGI COMMESSE DA TEDESCHI NELLA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA
Comune di Fivizzano
– 160 trucidati ed impiccati con filo spinato. Distrutte il 60% delle case.
Mommio – 5 Maggio 1944
– 6 morti. Distrutte il 65% delle case.
Vinca – 24 Agosto 1944
– 173 morti bruciati e squarciati vivi. Distrutte il 95% delle case.
Tenerano – 24 Agosto 1944
– 5 morti. Distrutte l’ 80% delle case.
Comune di Carrara
Bergiola Foscalina – 16 Settembre 1944
– 72 morti. Distrutte il 70% delle case.
Castelpoggio – 29 Novembre 1944
– 6 morti. Distrutte il 60% delle case.
Comune di Massa
Forno – 13 Giugno 1944
– 72 morti. Distrutte il 30% delle case.
Guadine – 24 Agosto 1944
– 13 morti. Distrutte il 65% delle case.
Fosse del Frigido – 16 Settembre 1944
– 147 trucidati di cui solo 83 identificati
ALTRI PAESI DEVASTATI
Comune di Fivizzano
– Cecina Distrutte il 50% delle case
– Gallogna Distrutte l’80% delle case
– Viano Distrutte il 50 % delle case
– Vezzanello Distrutte il 60% delle case
– Castiglione Distrutte il 50% delle case
– Monzone Alto Distrutte il 60% delle case
– Gragnola Distrutte il 40% delle case
– Equi Distrutte l’ 80% delle case
Comune di Casola
– Regnano Distrutte il 60% della case
Comune di Fosdinovo
– Giucano Distrutte il 49% delle case
– Pulica Distrutte il 60% delle case
– Posterla Distrutte il 50% delle case
– Ponzanello Distrutte il 40% delle case
– Marciaso Distrutte il 70% delle case
Comune di Carrara
– Bedizzano Distrutte il 60% delle case
– Colonnata Distrutte il 50% delle case
– Miseglia Distrutte il 35% delle case
– Castelpoggio Distrutte il 35% delle case
– Bergiola Distrutte il 70% delle case
Comune di Zeri
– Dal 3 al 5 agosto furono devastati per il 95% i paesi di: Noci, Puttigno, Coloretta, Castello, Bergugliana, Adelario. Per il 50% i paesi di: Chiesa di Rossano, Val di Termine, Bosco di Rossano.
I COMANDANTI PARTIGIANI
Teatro delle operazioni
Massa e Montignoso
Comandante GPA
Pietro Del Giudice
Vicecomandante GPA
Alfredo Gianardi (Vico)
Comandanti di formazioni
Giuliano Bordigoni, Dario Mannini, Alcide Torre (vice)
Comandanti di compagnia e vicecomandanti
Giovanni Moriconi, Mario Lazzarotti, Antonio Mazzi, Ivo Poletti, Francesco Orlandi, Marcello Del Giudice, Carlo Tazzini, Aldo Andreoni (vice), Enrico Antonioli, Giovanni Ricci, Giorgio Antonioli (vice), Vinci Nicodemi, Angelo Tongiani (vice), Giuseppe Menconi (vice), Mario Angelotti, Gino Briglia.
Comandanti di plotone e vicecomandanti
Luciano Sbrana, Dante Novani, Filippo Masnadi, Ivo Giuseppini, Alfredo Mosti, Andreino Coppa, Franco Gozzani, Dino Giannotti (vice), Romolo Dalle Saline, Pietro Uccelli, Ottorino Alonzo, Otello Balloni (vice), Vincenzo Bellanti, Elio Cunico, Francesco Zella, Giuseppe Colle, Ovidio Buffoni, Primo Bicchieri, Giovanni Colle, Giovanni Grillotti, Pietro Ravani, Vittorio Sartori, Carlo Alberto Pellerano, Fosco Giorgieri, Alfredo Baldini, Roveno Benedetti, Lorenzo Ciuffi, Modesto Antonioli (vice), Orlando Bertuccelli, Giovanni Antonioli (vice), Vittorio Antonioli, Violante Antonioli, Francesco Fini, Patrizio Ricci, Ermenegildo Ceragioli, Guglielmo Mosti, Luigi Angelotti, Mario Bigini, Francesco Tongiani, Bruno Alberti, Raimondo Manfredi (vice), Arduino Corsini (vice), Amilcare Balloni (vice), Mario Conti, Giovanni Della Pina, Raffaele Bosi, Renzo Rossi, Attilio Neri, Loris Fini.
Comandanti di gruppo e vicecomandanti
Enzo Lenzetti (vice), Silvio Matelli (vice), Renato Galletti (vice).
Aiutanti maggiori di battaglia
Ferruccio Egori, Dorando Biancolini
Ufficiali comandanti
Tullio Versari, Bruno Bennati (tenente)
Comandanti di distaccamenti
Riccardo Santucci, Pietro Andreoni
Ufficiali di collocamento
Mauro Milani, Giovanni Rubini
Ufficiale informatore
Ivano Bonturi
LE BRIGATE E LE FORMAZIONI PARTIGIANE CHE HANNO OPERATO SULLE MONTAGNE DI MASSA, CARRARA, LUNIGIANA E GARFAGNANA
GRUPPO PATRIOTI APUANI
Comandante: Pietro Del Giudice (Pietro) di Montignoso
Vicecomandante: Alfredo Gianardi (Vico) di Massa
La compagnia comando era composta di:
248 italiani e 22 russi
Distaccamento Dini, in Garfagnana
Comandante: Ernesto Pellegrinotti (Picchio) di Vagli Sotto
Forza complessiva: 62 unità
Distaccamento Strettoia, sui monti di Seravezza
Comandante: Riccardo Santucci di Massa
Forza commplessiva: 54 unità
Distaccamento Vigili del Fuoco, Massa
Comandante: Pietro Andreoni di Massa
Forza complessiva: 43 unità
Gruppo Minuto, plotone comando, Massa
Comandante: Ottorino Alonzo di Ardenza (Livorno)
Gruppo Minuto, plotone mitraglieri, Massa
Comandante: Pietro Uccelli di Massa
Forza complessiva: 40 unità
Gruppo Minuto, 1a Compagnia, Massa
Comandante: Antonio Mazzi di Massa
Forza complessiva: 125 unità
Gruppo Minuto, 2a compagnia, Massa
Comandante: Mario Lazzarotti di Bergiola (Massa)
Forza complessiva: 90 unità
Gruppo Minuto, 3a compagnia, Massa, A. Giaiacopi
Comandante: Giovanni Moriconi (Il Corsaro) di Massa
Forza complessiva: 108 unità
Gruppo Minuto, 4a compagnia, Massa, Danilo Mosti
Comandante: Libero Puccini di Marina di Massa sostituito da Silvio Matelli di Marina di Massa
Forza complessiva: 99 unità
Gruppo Minuto, 5a compagnia, Massa
Comandante: Ivo Poletti di Massa
Forza complessiva: 100 unità
Gruppo Naldo, compagnia comando, Massa
Comandante: Arnaldo Pegollo di Forno (Massa)
Forza complessiva: 29 unità
Gruppo Naldo, 1a compagnia, Massa
Comandante:
Forza complessiva: 30 unità
Gruppo Naldo, 2a compagnia, Massa
Comandante:
Forza complessiva: 30 unità
Gruppo Naldo, 3a compagnia, Massa
Comandante: Carlo Tazzini di Massa
Forza complessiva: 142 unità
Gruppo Naldo, 4a compagnia, Massa
Comandante: Vinci Nicodemi (Uberti) di Marina di Massa
Forza complessiva: 88 unità
Gruppo Naldo, 5a compagnia, Massa
Comandante:
Forza complessiva: 89 unità
Gruppo Naldo, 6a compagnia, Massa
Comandante: Giuseppe Menconi di Massa
Forza complessiva: 82 unità
Gruppo Naldo, 7a compagnia, Massa
Comandante: Mario Bimbi di Massa
Forza complessiva: 58 unità
Gruppo Ceragioli, compagnia comando, Massa
Comandante: Enrico Antonioli (Righetto) di Casette (Massa)
Forza complessiva: 45 unità
Gruppo Ceragioli, 1a compagnia, Massa
Comandante: Natale Fruzzetti di Forno (Massa)
Forza complessiva: 58 unità
Gruppo Ceragioli, 2a compagnia, Massa
Comandante: Giovanni Ricci di Casette (Massa)
Forza complessiva: 99 unità
Gruppo Ceragioli, 3a compagnia, Massa
Comandante: Giulio Guadagni di Carrara
Forza complessiva: 72 unità
Gruppo Ceragioli, 4a compagnia, Massa
Comandante:
Forza complessiva: 2( unità
Gruppo Montignoso, Montignoso
Comandante: Francesco Orlandi di Montignoso
Forza complessiva: 276 unità
Gruppo F3, compagnia Ferox, Linea Gotica
Comandante: Ettore Teani
Forza complessiva: 57 unità
Gruppo F3, compagnia Falco, Linea Gotica
Comandante: Mario Angelotti (Conte Giò) di Massa
Vicecomandante: Gino Briglia (Sergio) di Massa
Forza complessiva: 67 unità
Gruppo F3, compagnia Fulgor, Linea Gotica
Comandante: Loris Pallena (Valla) di Avenza
Forza complessiva: 49 unità
BRIGATA GARIBALDI-GINO MENCONI, CARRARA
Comandante: Alessandro Brucellaria (Memo) di Carrara
Vicecomandante: Vittorio Pelliccia (Vittò) di Carrara
Int. di brigata: Carlo Dunchi (Nardo) di Carrara
Formazione Ulivi, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 259 unità
Formazione Massesi, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 149 unità
Formazione Vignali, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 66 unità
Formazione Lazzarotti, Carrara
Comandante:
Forza Complessiva: 53 unità
Formazione Cartolari, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 164 unità
Formazione Cartolari bis, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 58 unità
Formazione Buozzi, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 70 unità
Formazione Buozzi bis, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 46 unità
Formazione Morelli, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 65 unità
Formazione Venturelli, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 43 unità
Formazione Schirru, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 454 unità
Formazione A. Ceci, Carrara
Comandante: Omero Ambrosini di Carrara
Forza complessiva: 153 unità
Formazione A. Gramsci, 2° settore, Carrara
Comandante: Raimondo Serra di Carrara
Forza complessiva: 186 unità
Comando piazza, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 12 unità
Plotone comando, Carrara
Comandante: Giuseppe Garella di Carrara
Forza complessiva: 18 unità
FORMAZIONI ANARCHICHE
Formazione Gino Lucetti, Carrara
Comandante: Ugo Mazzucchelli (Ugo) di Carrara
Forza complessiva: 80 unità
Formazione Gino Lucetti bis, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 58 unità
Divisione Apuana, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 76 unità
Formazione Elio, Carrara
Comandante: Elio Wokiecjevich di Venezia
Forza complessiva: 30 unità
GRUPPI SAP
SAP, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 84 unità
SAP, Marina di Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 76 unità
SAP Buozzi, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 111 unità
SAP Renzo Venturini, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 46 unità
SAP Nazzano, Carrara
Comandante: Ugo Bedini
Forza complessiva: 47 unità
SAP Battilana, Carrara
Comandante: Rodolfo Giorgi di Carrara
Forza complessiva: 29 unità
SAP Miseglia, Carrara
Comandante: Loris Cecchi di Carrara
Forza complessiva: 39 unità
SAP FAI, Carrara
Comandante: Italo Berti di Carrara
Forza complessiva: 220 unità
SAP Frassati, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 14 unità
SAP, 1° settore, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 94 unità
SAP, 2° settore, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 72 unità
SAP, 3° settore, Carrara
Comandante: Renato Romanelli di Carrara
Forza complessiva: 163 unità
SAP, 4° settore, Carrara, G. Manfredi
Comandante:
Forza complessiva: 131 unità
SAP, 5° settore, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 42 unità
SAP Gragnana, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 42 unità
Formazione Bacci, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 46 unità
Formazione Giustizia e Libertà, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 28 unità
BRIGATA LUNENSE (LUNIGIANA)
Organizzatore: J. Anthony Oldham, USA
Comandante: Corrado Conti di Carrara
Vicecomandante:
Forza complessiva: 250 unità
Divisione Apuana, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 33 unità
Battaglione Parodi, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 12 unità
Battaglione arditi Marco, Carrara
Comandante:
Forza complessiva: 52 unità
Formazione Lunense, Compagnia comando
Comandante:
Forza complessiva: 50 unità
Formazione Lunense, Garfagnana
Comandante:
Forza complessiva: 132 unità
Formazione Ugo Muccini, Lunigiana
Comandante:
Forza complessiva: 80 unità
BRIGATA LA SPEZIA, CARRARA
Comandante:
Vicecomandante:
Forza complessiva; 120 unità
Compagnia comando,
Comandante:
Forza complessiva: 48 unità